Quest’anno, il tiolo Engine of the Year è stato attribuito a Ford che, grazie al suo EcoBoost 1.0 a tre cilindri in grado di sviluppare una potenza massima di 125 cavalli e una coppia di 200 Nm a fronte di un consumo medio di 5,0 l/100 km, ha letteralmente sbancato la concorrenza.
Il motore Ford ha scippato il titolo al Fiat 875 cc TwinAir che, l’anno scorso, era stato incoronato vincitore nella medesima competizione.
A quanto pare, i giudici di gara hanno dato particolare importanza alle dimensioni. “Small is better” sembra essere stato l’imperativo di questa edizione dell’Engine of the Year. Ricordiamo che la giuria è composta da 76 giornalisti specializzati in rappresentanza di 35 Paesi nel mondo.
L’obiettivo è quello di ottenere un propulsore che sia in grado di garantire prestazioni adeguate a fronte di una ottima efficienza, una parametro decisamente importante soprattutto considerando il mercato attuale. Ed è in quest’ottica che il motore Ford è stato inquadrato, conquistando 401 punti complessivi, nettamente superiori agli 288 e 224 attribuiti, rispettivamente, al Volkswagen 1.400 TSI Twincharger e al Ferrari 4.5 litri V8.
C’è però da dire che il Ford 1.0 EcoBoost non ha primeggiato solamente nella classifica generale, ma anche in altre sottoclassifiche. Basti considerare, per esempio, che si è posizionato primo sia nella categoria New Engine, con un sostanziale distacco di oltre 100 punti dal biturbo-Diesel BMW 3.0 litri, sia nella categoria dei motori inferiori al litro di cilindrata. In quest’ultimo caso, il divario rispetto al secondo classificato, il Fiat 875 cc bicilindrico, è stato di 61 punti.