Cofano lungo, coda tronca, un motore nel solco della tradizione yankee. Non c'è dubbio, è la carta d'identità di una Corvette, per la precisione l'ultima C7 Stingray, che rispolvera il nome del siluro britannico dopo che a fregiarsene erano stati due modelli tra gli anni Sessanta e Settanta. Sono quei modelli-icona, nei quali ritrovi i dettagli di sempre: accade con la Corvette come con la Porsche 911.
Così, è facile elencare i tre elementi chiave della Corvette C7 2013. Ma non solo tradizione è la nuova supercar a stelle e strisce, visto che per aver successo tra il pubblico devi pur innovare. Telaio in alluminio, una miriade di componenti alleggeriti con materiali compositi – dal paraurti alle portiere, fino ai passaruota posteriori -, cofano in fibra di carbonio e tettuccio removibile si aggiungono a quel musone lungo, più spigoloso che in passato, e al retrotreno alto, squadrato, una coda tronca che sembra affettata con precisione chirurgica.
Si potrebbe obiettare che il motore, almeno quello, è un pezzo di storia americana, con una cilindrata di 6.2 litri e il canonico frazionamento otto cilindri a V. Per noi europei sono potenze da ridere i 450 cavalli spremuti da cotanta abbondanza, se pensiamo a cosa fa la F12 Berlinetta con una cubatura equivalente. Logiche diverse guidano l'idea di supercar tra le due sponde dell'Atlantico e per la Corvette 2013 si ottiene sì la potenza più elevata di sempre, con le consuete mandrie di newtonmetri (ben 610) di coppia per generose fumate delle gomme posteriori; ma c'è una particolare attenzione anche al tema dei consumi, limitati in appena 9 litri/100 km nel ciclo misto (dati dichiarati da Chevrolet), perché va bene un'accelerazione da zero a cento in 4 secondi netti a patto che non inquini troppo l'ambiente.
Novità rilevanti se si parla del cambio. L'automatico è la regola per chi guida tra New York, Los Angeles o Detroit – e per loro ci sarà un tradizionale 6 rapporti -, tuttavia, sulla nuova Stingray arriva anche un bel 7 marce manuale, riprendendo la strada percorsa da Porsche sull'ultima 911.
Portare in pista la Corvette è quanto di meglio per saggiare a fondo le prestazioni e i limiti. In soccorso della clientela più esigente, specificamente per l'impiego tra i cordoli, arriva il pacchetto Performance, con differenziale a slittamento limitato e controllo elettronico, sistema di raffreddamento extra per la trasmissione e lo stesso differenziale, carter secco e un'aerodinamica specifica. Manca solo il cronometro per giudicare quanto sia veloce la nuova generazione di Corvette C7.