Una Mercedes Classe C da 457 cavalli. Vi basta, no? Ecco, se siete tra gli incontentabili (e avete un conto in banca con tanti zeri, ma almeno un 1 davanti) da Stoccarda han pensato a voi con la Mercedes C63 Amg Edition 507. Iniziamo col dire che non saranno 507 esemplari e già capite che quel numero è ben più consistente, tocca l'essenza della tre volumi tedesca. Motore V8 aspirato da 6.2 litri, come di consueto d'altronde, ma grazie a interventi nelle viscere della meccanica, magicamente saltano fuori 50 cavalli extra rispetto alla C63 Amg standard. I dettagli? Una diversa lavorazione dei pistoni e un albero motore alleggerito.
Gira in alto, con un sound che non dovrebbe deludere all'approssimarsi della zona rossa, poco più in là di quei 6200 giri/min dove si trova la potenza massima. Balzo in avanti anche per la coppia, seppur di poco, 10 Nm per arrivare a 610 complessivi. Come si traduce questo incremento su strada? Se siete ottimi guidatori riuscirete a staccare uno zero-cento da 4.2 secondi con la versione berlina e la coupé, mentre un più misero 4.3 secondi nel caso della station wagon. Sì, perché non solo la C63 Amg Edition 507 diventa più potente ma si offre in tutte le varianti di carrozzeria, per non lasciare con l'amaro in bocca nessuno. Serve spazio per i bagagli e la moglie boccia la coupé? Proponete la versione station e troverete l'equilibrio perfetto. Magari, per divertirsi tra i cordoli meglio togliere passeggini e seggiolini.
La velocità massima resta autolimitata a 280 orari, vincolo del pacchetto Amg Driver che include anche un corso di guida alla Amg Driving Academy. Un dato importante è quello dei consumi, dichiarati da Mercedes in 12 litri/100 chilometri nel ciclo misto.
Cambia esteriormente, oltre che nei dettagli più nascosti la Edition 507. Detto della cura dimagrante che ha portato a risparmiare 3 kg, c'è ora un nuovo cofano motore con degli sfoghi d'aria ripresi dall'ancor più estrema C63 Amg Black Series coupé; Il paraurti conserva la doppia fila di led, come anche i gruppi ottici con le luci diurne, mentre la calandra si segnala per una griglia a nido d'ape.