Qual è il miglior investimento in tempi di crisi? Aggiudicarsi all'asta una McLaren F1 del 1993 potrebbe essere un'alternativa. E' quanto ha pensato il fortunato (e facoltoso) acquirente della supercar inglese che si contendeva lo scettro di auto dei sogni con la Ferrari F40 e la Honda Nsx: altri tempi, altre forme, altra storia dell'auto.
Esistono appena 64 esemplari di quella che a tutti gli effetti è un'auto da corsa omologata per l'impiego su strada, un dettaglio non trascurabile e centrale per arrivare a spendere oltre 4 milioni e 400 mila euro (3.5 milioni di sterline). L'identità dell'acquirente è stata mantenuta segreta, mentre si conosce la provenienza dell'esemplare, ovvero, il garage di un rivenditore non qualunque, visto che vanta altri pezzi pregiati come Ferrari e Porsche: Tony Hartley.
A guardare la scheda tecnica, il motore aspirato Bmw V12 da 627 cavalli impressiona, considerata l'epoca in cui venne realizzata la F1. Oggi non ha il primato della potenza massima più elevata, ma resiste ancora quello della velocità massima per un'auto con motore aspirato: ben 386 km/h. Non fa testo la Bugatti Veyron, in grado di superare i 400 km/h ma con un propulsore sovralimentato.
Venne progettata da Gordon Murray, che ai più sarà un nome sconosciuto, mentre per gli appassionati di Formula 1 è il padre delle monoposto McLaren plurititolate con Ayrton Senna. Un progetto unico, anche nella disposizione dei posti. La tradizione dei due sedili secchi cede il passo alla configurazione a tre, con quello del pilota al centro e i due passeggeri alle sue spalle. Fu la prima vettura, la McLaren F1 del 1993, a sfoggiare una scocca in fibra di carbonio, per un peso complessivo record: poco più di 1000 kg. Facile immaginare l'accelerazione fulminea, appena 3.2 secondi per venir proiettati a 100 orari con partenza da fermo.